Francesco al termine dell’Angelus della Solennità dei Santi Pietro e Paolo rivolge un pensiero alle popolazioni “ferite o minacciate dai combattimenti”. Poi rende grazie a Dio per la liberazione dei due redentoristi ucraini, rilasciati in uno scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina. Il presidente Zelensky ringrazia la Santa Sede per gli "sforzi", mentre l’arcivescovo Shevchuk esprime gratitudine al Pontefice per aver contribuito personalmente all’operazione
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Francesco al termine dell’Angelus della Solennità dei Santi Pietro e Paolo rivolge un pensiero alle popolazioni “ferite o minacciate dai combattimenti”. Poi rende grazie a Dio per la liberazione dei due redentoristi ucraini, rilasciati in uno scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina. Il presidente Zelensky ringrazia la Santa Sede per gli "sforzi", mentre l’arcivescovo Shevchuk esprime gratitudine al Pontefice per aver contribuito personalmente all’operazione
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